giovedì 24 luglio 2014

Questo bimbo... a chi lo do?







Quando mio figlio in ospedale è stato messo sotto le lampade per l'ittero, andando a trovarlo nel nido vidi che le infermiere si passavano l'una con l'altra un bimbo, chiamandolo per nome e coccolandolo.

Capii in fretta che si trattava di un bimbo che era rimasto lì, senza che la sua mamma lo avesse portato via con sé: era in buona salute, un bel bimbo di circa 3 mesi che non avrebbe avuto altra ragione di stare ancora in ospedale.

Ricordo di essermi sentita triste per quella creatura, ma pensandoci meglio era stato fortunato... Fortunato sì, rispetto a quei bimbi abbandonati nei cassonetti o nei bagni di qualche centro commerciale. Ancora poche future mamme in difficoltà sanno che si può vivere la propria gravidanza e partorire in sicurezza, per sé e per il proprio bimbo, e senza essere costrette a tenerlo con sé o a rendere pubblica la propria decisione.

Una decisione tanto dolorosa e lacerante, merita aiuto.

L'altro giorno ho sentito in radio che c'è chi si occupa di "spargere la voce": è il progetto Ninna Ho, che sta promuovendo la diffusione delle culle termiche e dei volantini per informare quelle mamme.

Quindi, poiché alla base del successo del progetto c'è anche il passaparola, faccio tutto quello che posso per spargere la voce... ne parlo sul mio blog, mettendoci i link che servono ad illustrare il progetto.:


Ninna Ho

NPH Italia



Spargete la voce anche voi!





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